In questo articolo vediamo come è fatta e quanto vale la moneta da 20 centesimi Libertà Librata coniata durante il Regno di Vittorio Emanuele III. Questa moneta è stata coniata per diversi anni, troviamo monete coniate tutti gli anni dal 1908 al 1914 e dal 1919 al 1922.

Come è facilmente intuibile la coniazione di queste monete fu interrotta dal 1915 al 1918, anni in cui a causa della Prima Guerra Mondiale i metalli vennero utilizzati principalmente per la produzione di materiale bellico. Esclusivamente per i collezionisti queste monete furono coniate anche dal 1926 al 1935 ma in questo caso parliamo esclusivamente di monete da collezione che possono arrivare a valere anche più 1500€.

Come è Fatta

La moneta da 20 centesimi Libertà Librata è fatta in Nichelio, ha un diametro di 21,5 mm, pesa 4 grammi ed ha il contorno rigato. Nel Dritto troviamo il volto dell’Italia Agricola rivolto verso sinistra che regge una spiga di grano. In alto a sinistra è presente la scritta Italia.

Nel Rovescio troviamo in grande la Libertà Librata con una fiaccola in mano. Sul lato sinistro è presente il valore nominale della moneta, C.20 e cioè 20 Centesimi. Subito sotto troviamo l’anno di coniazione e ancora sotto la piccola lettera R che indica la Zecca di Roma.

Nella parte bassa della moneta, al centro, troviamo lo Stemma Sabaudo con Collare dell’Annunziata. Sempre in basso, vicino al bordo, una a sinistra ed una a destra, troviamo le firme del Modellista Leonardo Bistolfi e dell’incisore Luigi Giorgi.

Quanto Vale?

Passiamo ora al valore della moneta, quanto vale la 20 centesimi Libertà Librata coniata durante il Regno di Vittorio Emanuele III? Come sempre il valore della moneta dipende sia dallo stato di conservazione che dall’anno di coniazione.

Dal 1908 al 1914 ogni anno furono coniate milioni di monete. Le monete di questi anni quindi hanno un buon valore solo se conservate davvero molto bene. Le monete ben conservate possono valere tra dai 5 ai 50€ per pezzo. Le monete in fior di conio possono arrivare a valere fino a 200€ per pezzo.

Nel 1919 furono coniati molti meno pezzi degli anni precedenti e successivi, la moneta del 1919 infatti è stata classificata come moneta Non Comune. Molto spesso è possibile trovare collezionisti che acquistano questa moneta anche in bassa conservazione, proprio perché è più difficile da reperire. Anche se la moneta non è perfetta può valere facilmente 5€. Ed il suo valore aumenta fino a 100€ per i pezzi che hanno un ottimo stato di conservazione. Una moneta del 1919 in Fior di Conio può arrivare a valere anche più di 300€.

Per le monete coniate dal 1920 al 1922 il discorso cambia nuovamente. Furono coniati anche in questo caso diversi milioni di esemplari per ciascun anno e di conseguenza il valore di queste monete torna ad essere più basso. Le monete con un buono stato di conservazione possono arrivare a valere fino a 8€ per pezzo. Le monete in Fior di Conio possono invece arrivare a valere fino a 50€ per pezzo.

Anche questa volta come avrai potuto notare il valore delle monete cambia tantissimo sia in base all’anno di coniazione che soprattutto in base a come la moneta è stata conservata. La stessa moneta in Fior di Conio può avere un bel valore ma se ha circolato troppo rischia di avere un valore solo storico o affettivo.

Passiamo ora ai pezzi da collezione, cioè alle monete coniate dal 1926 al 1935. Questi pezzi furono coniati in tirature super limitate e solo per i collezionisti. Le monete del 1926 furono coniate in 500 esemplari e ad oggi dovrebbero avere un valore che si aggira intorno ai 400€. Nel 1927 furono coniati solo 100 pezzi e ciascuna moneta ad oggi dovrebbe avere un valore di circa 700€. Dal 1928 al 1935 i pezzi coniati per ciascun anno furono solo 50, parliamo quindi di monete molto rare che dovrebbero avere un valore di oltre 1500€ per ciascun pezzo.